mercoledì 15 marzo 2017

Rimedi all'insonnia

Sai come si fa a placare le notti insonni?
Non è facile.

Ci sono delle notti in cui tutto è fuori posto. I capelli sono sempre sugli occhi, sul viso, nel peggiore dei casi inizia a formicolare la testa. Fa freddo, e poi caldissimo. Le lenzuola si avvolgono come se fossero bagnate, si animano e scivolano di lato. E non si trovano posizioni, le gambe non stanno ferme, devi fare pipì e non vuoi oppure non è vero, non devi andare da nessuna parte. Persino il materasso sembra in pendenza.

Accendo la luce, bevo un po' d'acqua. La casa, in questo periodo in disordine perenne, è un sollievo fresco. Guardo tutte quelle cose fuori posto e mi chiedo quando scatterà la furia ordinatrice che periodicamente si accende senza un perchè, senza un preavviso, a ondate discontinue. Per il momento non scatta. Spero che torni prima che iniziare a nuotare nel disordine.

Non apro il frigo. Il cibo notturno non è mai stata una consolazione, e nemmeno l'alcol. Quello è stato solo sinonimo di convivialità, lo associo a qualcosa che sta fuori di casa e non in solitudine. Inizio a leggere un po' ma resta, nel sottofondo, l'inquietudine di un sonno che non arriva, mi deconcentra, inizio a pensare che si tratta di un esercizio inutile.

E allora come si fa? Quando le notti iniziano a sommarsi e i pensieri non si spengono, ma iniziano ad avere spigoli che sembrano urtare continuamente sulle pareti tonde del cervello, c'è solo da pensare ad una trasformazione. C'è solo da fare pace con quello che impedisce di trovarla.
Parte proprio dagli angoli retti di quei pensieri. Parte da quegli spuntoni che vogliono uscire e invece cerchiamo di contenere.

Mi sono accorta che, se escono, questi pensieri si proiettano fuori come freccette e non tornano più indietro. Lasciano forse una traccia, lasciano quello che è stato a cui non si può porre rimedio, lasciano un residuo di materia che tendo a rielaborare all'infinito ma con ragioni diverse.
Ma quello che è scagliato fuori non ferisce più come prima.
Il passo in più è spogliarlo dalla rabbia, Il passo in più è farlo giungere a destinazione così come vorrei riceverlo. Il passo in più è smettere di pensare che tutto sia un'ingiustizia.

Non è facile e non riesce sempre. Anzi, quasi mai. Ma quando succede le notti tornano ad essere il momento del sonno, il momento del riposo.

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