sabato 27 settembre 2008

Roma, Roma, Romaaaa


Eccomi qua, a Roma. Posso dirlo oggi, dopo un giorno da turista, insieme ad una marea umana di turisti e una Babele di lingue. Oggi che finalmente, dopo una notte di sonno profondo senza sogni, ho aperto gli occhi e ho respirato questa città.


Che se solo avesse i mezzi pubblici di qualsiasi altra capitale europea, più ospitalità e meno voglia di fregà er prossimo, più gentilezza insieme alla sua proverbiale schiettezza, sarebbe sommersa, dai turisti. Forse è per quello, allora, che non si impegnano più di tanto...


Oggi mi sono dedicata alla Roma dall'alto: cupola di San Pietro e Castel Sant'Angelo. Una brezza leggera, un sole caldo, un sorriso al passato e un pensiero positivo per il futuro. Per una volta, almeno...

venerdì 26 settembre 2008

Gli esami non finiscono mai...o no?


EDITORIA: ORDINE GIORNALISTI, PROVA SCRITTA CON PC UNA SVOLTA
Roma, 26 set (AGI) - Una svolta storica: oggi, per la prova scritta all'esame di idoneità della professione di giornalismo, via alla macchina da scrivere e avanti con il pc per i 197 candidati. Lo si legge in un comunicato dell'Ordine dei Giornalisti che precisa "la prova vera e propria ha avuto inizio intorno alle ore 12.00, dopo che sono stati collaudati e predisposti tutti i pc, installando il sistema che ne cancellava temporaneamente la memoria".

e bla...bla...bla...

Il resto parla della sparizione della macchina da scrivere, di cui nessuno sentirà la nostalgia. Una parola sola per definire i candidati, "emozionatissimi". Niente a spiegare la tensione, quella che ti prende lo stomaco e te lo stringe e sembra di sentire le dita intorno all'esofago. Quella che ti costringe al bagno mille volte, quella che ti fa dubitare di ogni parola, ogni virgola, ogni accento.

Figuratevele, sei ore così. Al termine della prova (un questionario, una sintesi in 1.800 parole e un articolo di attualità di 2.700 parole), i dubbi sono anche di più. Provate voi a rileggere le stesse cose 30 volte consecutive e pensare a come cambiare una frase che non ti suona per poi, dopo ennesimi passaggi intermedi, riscriverla esattamente come prima...

Staremo a vedere. Intanto, in tutta quella confusione, la nota lieta è stata uno dei tecnici: sorriso radioso, bel tipo, molto simpatico. Grazie per la lustratina d'occhi!


ps. La foto è quella della sala Esperanza intorno alle 9.30. La maggior parte di noi premeva ancora per entrare, già disperati.

giovedì 25 settembre 2008

Do you speak English?

Sveglia, preparativi, passante S6. Poi Stazione Centrale, aspetto la mia compagna di viaggio e via.

Eurostar, interno giorno, destinazione Roma. Non un posto vuoto, tante lingue. Io e lei sedute di fronte, accanto a lei una bella signora napoletana, pendolare per amore dei figli, divisa tra Milano e Roma, accanto a me una piccola giapponese, sposata da quarant'anni con il marito, che intrattiene per tutto il viaggio due donne bionde, un'austriaca e una tedesca.

Un viaggio che sembra un lungo esame, per il mio inglese posteggiato in un angolo della mente. Un viaggio a pensare ai turisti che ci amano, incondizionatamente. E che usano i nostri treni, probabilmente per la paura di non restare a terra, con gli aerei di questi tempi...

martedì 23 settembre 2008

L'epopea con Sky...che ti soprende sempre!


il 3 settembre in casa si decide che è giunto il momento di farci invadere dall'offerta Sky. Contentissima e dubbiosa (i miei si addormentano davanti a QUALSIASI cosa), lascio fare. Subito arrivano i tecnici, la parabola è istallata nel giro di 2 giorni. Il tempo di imbambolarci un po', e poi...zac...ce lo tolgono, come le caramelle ad un bambino che ancora non le aveva assaporate.

Motivo? Controllo bancario. Con la bavetta alla bocca mandiamo fax e copie di documenti, praticamente all'istante della richiesta. Che giorno è oggi? 23 settembre. Ancora niente. Nonostante le telefonate quotidiane. Nonostante i toni distesi, e anche tesi. Uno alla fine si incazza pure, insomma. Soprattutto se è iniziata pure la Champion's.

domenica 21 settembre 2008

Isola felice, almeno così pare

Lei non parla mai di se stessa.

E' curiosa, allegra, chiassosa, irriverente. Ma soprattutto, ha un sorriso radioso, aperto, disarmante. Talmente Sorriso che molti ne sono infastiditi e pensano che sia un po' vuota, dietro.

Lei non vuole che si parli di lei: i suoi sogni, le sue idee, ma anche le delusioni e i problemi, li chiude dentro il suo cuore e decide lei se, come e quando tirarli fuori. Ma non ammette che siano gli altri a iniziare il discorso sulle sue cose.

Lei ha lo stesso bisogno di essere ascoltata, compresa, amata, anche se tutti i suoi amici pensano che sia felice così, che basti sorridere. Per carità, non è poco: è moltissimo, le permette di essere una forza della natura. Ma non basta essere un'isola felice.

sabato 20 settembre 2008

Una persona che non ride mai non è una persona seria

Ridere. La cosa più bella del mondo.
Sempre. In ogni ambiente, in ogni momento.
Nel nero totale, aiuta quantomeno a ruotare la prospettiva.
Basta non abbinare la depressione alla pigrizia...

giovedì 18 settembre 2008

E parliamo, di questa casa

Siamo ancora in pieno limbo costruttivo, manca il tetto, sono pronte solo le solette. La consegna è prevista per la primavera del 2010. E quindi...l'obiettivo di uscire di casa prima dei 30 anni necessariamente sfuma.


Ho 2 anni di tempo per ingeniarmi su come pagarlo, questo benedetto bilocale fuori Milano. Soluzioni ce ne sono, come no! Oltre al già citato rene al mercato nero, potrei cercarmi un quarto lavoro, oltre alla redazione della web tv, la collaborazione al giornale locale, la partecipazione in tv...tipo il sabato e la domenica mattina. Meglio se in nero.


Oppure...prostituirmi.

Oppure...vincere un Gratta e Vinci, un superenalotto.

Oppure...ricevere un'eredità inaspettata.


E che sarà mai!!

Il polso rotto e Talete


Insomma, talvolta si cercano giustificazioni poetiche a situazioni del tutto fantozziane.

Lunedì mi sono rotta il polso. Cadendo per strada. Sono andata a vedere un'amica che si sposava con mia sorella, in un Comune non mio, e nel correre e frugare nella borsa per tirar fuori la fotocamera sono inciampata a 10 metri dalla sposa, sulla rastrelliera delle biciclette. E per fortuna lei, che scendeva dall'auto in quel momento, mi ha rubato la scena...

Insomma, questa mattina incontro il sindaco del mio paesello, che ovviamente mi saluta e mi chiede cosa mai abbia potuto combinare. E io sfodero un sorriso e gli dico che ho fatto come Talete, che per guardare le stelle cadde in una buca.

Anche io ho avuto la mia "servetta" irriverente, tra l'altro: mia sorella. Che non ha smesso di ridere un minuto.

L'amor che tutto move

E' l'amore che mi spinge ad iniziare a scrivere su un blog tutto mio.
Ecco, la solita romantica...
No, no, e ancora no.

Si tratta di un amore che ho sempre messo da parte: quello per me stessa. E sarò dunque profondamente, perfettamente, rotondamente egoista.
Basta pensare agli altri, almeno per un po'. Basta ex fidanzato indeciso, migliore amica che non pensa che mi stava ferendo, mamma mai soddisfatta...

In realtà non è tutto così negativo come sembra: a 29 anni sto solo cercando di liberarmi, come di un abito bagnato, di quello che mi impedisce di guardarmi intorno, di conoscere, sorridere, di non sentirmi condizionata.

Amare me stessa per amare meglio, e di più, gli altri. Quelli che meritano!

mercoledì 17 settembre 2008

Gli amici, quelli veri, mi chiamano ANSIA

Ansia. Magari urlato: ANSIAAAA!!
Un nome che dice tutto. Una persona che si lascia prendere da quello che le succede e rimugina...rimugina...rimugina...
E scrive, per fortuna. E, se non fa danni alla rete, d'ora in avanti lo farà anche su questo blog.

Lo faccio quindi esclusivamente per me stessa: per lamentarmi di tutto, per non pagare uno specialista e usare uno dei miei reni esclusivamente per venderlo al mercato nero e pagarmici il mutuo. Lamentarmi, sì: è la cosa che mi riesce meglio.