venerdì 22 luglio 2022

Senza plastica si può! (ma non piace)

Era il 2019 quando Dana ha dato la svolta definitiva: niente più plastica nel suo chalet. E da quel momento non è più tornata indietro nella sua decisione. 

No, non siamo in una località di montagna, ma al mare, in Abruzzo, ad Alba Adriatica. Dove gli stabilimenti balneari hanno alle loro spalle tante casette, che prima di ogni trasformazione successiva somigliano molto alle semplici abitazioni di quota.
Il Piccolo Chalet
, ad esempio, conserva la struttura originaria, in legno e vetro, con una veranda affacciata verso il mare e grandi ombrelloni quadrati a fare ombra sulla piazzola, dove un tempo si ballava e ora si pranza e si cena coi sapori del mare.
Dana, rumena di nascita ma abruzzese per scelta e per amore, gestisce con il marito Cristiano il Piccolo Chalet da più tempo di chiunque altro, ad Alba Adriatica. È sempre stata molto attenta alla scelta dei materiali, al loro uso e all'abbattimento dello spreco, a casa come al ristorante.
Da tempo aveva ridotto la plastica, ma all'inizio del 2019 ha preso la decisione definitiva di eliminarla.
 

 "Non è stato facile", spiega Dana. "Ho iniziato a scegliere fornitori che utilizzano lattine e vetro per le loro bibite, o carta e cartone. Per il ristorante, usiamo tovaglie e tovaglioli di cotone bianco. Per cannucce, bicchieri e contenitori da asporto solo materiale riciclabile e compostabile, anche se costa molto di più. È una scelta consapevole che ha ridotto di almeno un quinto al giorno lo scarto della sera, ancora necessario per la cucina, gli involucri dei gelati confezionati e poco altro. Ma se fosse per me avrei escogitato qualcosa che eliminasse tutto, anche i sacchi stessi della spazzatura!". Dana è l'unica in tutta Alba a praticare con costanza e coscienza questa scelta, anche se, a volte, non raccoglie consensi.

"Vorrei una bottiglia d'acqua, per favore." "La trovo qui nel frigo rosso, poi mi riporti il vuoto, che è a rendere". "Ah. Non avete quelle di plastica?" Questo scambio di battute avviene ogni giorno, più volte al giorno. E, spesso, con rarissime eccezioni, la richiesta di riportare il vuoto genera, appunto, un certo stupore, se non fastidio. Eppure, si tratta solo di cambiare un'abitudine, educando i più piccoli a una visione più verde, piú attenta al pianeta.

O, forse, seguendo già quello che proprio i ragazzi hanno già capito prima dei genitori e dei nonni. Se ci si trova in spiaggia basta riporre le bottiglie nelle cassette lasciate appositamente presso le docce, oppure, dopo una passeggiata, basta riportarle al bancone del bar, o lasciarle su un tavolo dei gazebi esterni, anche la sera.
Alba Adriatica, luogo di villeggiatura perfetta per tutti e frequentata dalle famiglie spesso di generazione in generazione, sempre ventilata e dal lungomare ampio intervallato da una lunga e curatissima pineta, è un luogo ideale per il passeggio a piedi o in bicicletta, e riportare un contenitore indietro di qualche decina di metri non è poi così complicato. Senza contare che non si disperde nulla nell'ambiente...

Su questo, il Piccolo Chalet ricorda i centri di alcune capitali europee, dove si consuma all'aria aperta ma se si acquista nei piccoli market il vuoto va riportato. Sarà forse la natura cosmopolita di Dana e Cristiano, grandi viaggiatori, che ha ispirato questa pratica.

O forse, la voglia di fare un piccolo passo in più verso un rispetto che, a volte, diamo per scontato. Basta un piccolo passo laterale, un cambio di prospettiva, qualcosa da insegnare concretamente a chi sta crescendo con una sensibilità più sviluppata di noi, non solo teorica. E il "fastidio" scompare.

Senza plastica si può. Basta volerlo. Ma perchè Dana resta ancora l'unica?