giovedì 18 settembre 2008

Il polso rotto e Talete


Insomma, talvolta si cercano giustificazioni poetiche a situazioni del tutto fantozziane.

Lunedì mi sono rotta il polso. Cadendo per strada. Sono andata a vedere un'amica che si sposava con mia sorella, in un Comune non mio, e nel correre e frugare nella borsa per tirar fuori la fotocamera sono inciampata a 10 metri dalla sposa, sulla rastrelliera delle biciclette. E per fortuna lei, che scendeva dall'auto in quel momento, mi ha rubato la scena...

Insomma, questa mattina incontro il sindaco del mio paesello, che ovviamente mi saluta e mi chiede cosa mai abbia potuto combinare. E io sfodero un sorriso e gli dico che ho fatto come Talete, che per guardare le stelle cadde in una buca.

Anche io ho avuto la mia "servetta" irriverente, tra l'altro: mia sorella. Che non ha smesso di ridere un minuto.

Nessun commento: