martedì 3 luglio 2012

Brava Giulia

Ricordo ancora quando ti vidi per la prima volta. Avevi tre anni, tuo fratello non c'era ancora. Eri tu la principessa di casa. Perfetta, bionda, con le guance rosse e un sorriso meraviglioso. Era sera, eravamo a casa tua, nel tuo ambiente. Mi hai conquistato subito. Avevi una parlantina perfetta, ti mancavano solo le erre, ma il tuo vocabolario era più ricco di molte persone che conosco. Simpatica, educata, la gioia degli occhi di mamma, papà e zio.
Sono passati 11 anni. L'ultima volta ci siamo viste a gennaio, a Milano. Sei più alta di me, ma non ci vuole molto, in fondo. Sei un'adolescente, con tutti i tuoi tormenti.
Ti voglio bene come quella prima volta. Anche negli anni in cui gli eventi ci hanno portato lontano hai sempre avuto un posto nel mio cuore. Ricordo l'emozione che ho provato, una domenica di festa e di bancarelle, trovarti all'improvviso di fronte, trovarvi tutti e non saper trattener quasi le lacrime. Ci sono stati diversi Natali, c'è stato il battesimo di Marco, c'è stata la mia laurea. Tanti momenti insieme.
Così, auguri, piccola grande Giulia. Fiore che sboccia, bella come Venere, la prima stella  della sera quando il cielo è ancora bluette. Giunco verde e flessibile, delicata calla. Forza. L'adolescenza non è poi così male, è fatta apposta per confondere e tutto è forte, o bianco, o nero, senza sfumature intermedie. Non perdere mai quel sorriso, non perdere mai la tua curiosità.

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