mercoledì 28 marzo 2012

Rabbia primaverile

Era già la giornata dell'irrequietudine, un po' come ieri, un po' come lunedì. Poi, finalmente, è arrivata la notizia che mi ha aiutato ad incalanare questo rumore da alta tensione.
Faccio la giornalaia e incollo il lancio di Corriere.it:

Equo compenso ai giornalisti precari
Primo sì alla legge anti-sfruttamento

ECONOMIAApprovata in sede legislativa in commissione Cultura alla Camera. Sarà stilato un elenco di editori che pagano correttamente i freelance. Gli esclusi non accederanno ai fondi per l'editoria
Faccio la giornalaia e valuto all'istante il grado di notiziabilità: zero.
Zero. Perchè, anche senza approfondire il testo so già che è un provvedimento inutile. Evidentemente là a Roma, dopo tanto discutere di riforma del lavoro (tre giorni di fila a ragionare su un provvedimento che serve all'Italia come l'ossigeno) avevano bisogno di distrarsi con una minchiata. 

Questo post lo dedico a te, amico, che mi dici che la mia è una bella vita.
Che non sai che una collaborazione su un giornale locale ha impiegato 120 giorni per giungere al riconoscimento economico (dai 3 ai 20 euro a pezzo, in base alla lunghezza. E io sono sintetica), tanto quanto ci sta impiegando un magazine nazionale che fa parte di un colosso dell'editoria italiana (qui parliamo di 2 zeri, per un'inchiesta scritta però a settembre, pubblicata a gennaio, e ancora in stand-by). 
A te, che conosci il significato della parola "ponte", così come quello della locuzione "vacanze di Natale". Che non sai che l'autostrada, alle 5,50-6 della mattina, è già trafficata. A te, che ti lamenti perchè non ti chiamo mai, non ci sono mai, che "ma li vuoi tutti tu i soldi".

Ci sono luoghi a te sconosciuti in cui ci si divide in due categorie ben precise: i fortunati e gli sfigati. I fortunati sono quelli che discutono per 50 euro in più in busta paga e il cellulare aziendale, magari il posto auto, o come mettere giù le loro 5 settimane di ferie. Gli sfigati sono quelli che magari vedono sfilare davanti a sè altri collaboratori, "lo facciamo per te perchè hai la partita Iva". Gli sfigati sono quelli cui il contratto scade e si dà loro fiducia fino all'ultimo giorno, salvo poi ricevere un "arrivederci e grazie".
I fortunati sono quelli che si scelgono i turni, perchè hanno famiglia, figli, animali, extrattività degne di lode. Gli sfigati sono i senzadio, nè maggiore, nè minore, che si beccano festivi, superfestivi, albe di fila, e va bene così, perchè tanto non si pagano le maggiorazioni.
I fortunati sono quelli che ti chiedono come va, pure con una scintilla di invidia negli occhi. Gli sfigati sono quelli che guardano sconcertati gli invidiosi fortunati, e pensano ossessivamente al proverbio "chi ha il pane non ha i denti".
Gli sfigati sono quelli che cercano altre collaborazioni, nel frattempo. E si imbattono in annunci del tipo: ti paghiamo in Adsense, non avrai compenso ma visibilità assicurata, non è previsto rimborso spese, ti diamo un euro a pezzo ma i diritti sono nostri. Allora sono quelli che cercano altro, altre attività. Che inevitabilmente rappresenteranno un ostacolo quando "l'Occasione" si presenterà. Anche quando si tratterà dell'ennesima collaborazione da 3 mesi.

Eppure no, ci sarebbe anche la volontà di capire. E' arrivato anche un bell'invito per sabato mattina, al Circolo della Stampa di Corso Venezia 48, a Milano. Un incontro per discutere delle nuove sfide che attendono chi si avvicina alla professione giornalistica.
Se non dovessi vendere tv in un centro commerciale, per arrivare alla fine del mese, ci andrei. Che disdetta.

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