lunedì 26 marzo 2012

Fare tutto come se, fare tutto come se...

La mia casa sembra sempre la Fabbrica del Duomo.
L'unica modifica apportata in questa settimana è quella di aver tolto i due pezzi di cartone a lato dello specchio bianco della camera da letto, che comunque resta ancora appoggiato a terra. L'altra novità sono state le misure che Max ha preso per il mobile della zona giorno, che arrivarà tra due mesi. Un armadio giace smontato da almeno uno, di mese, in garage. La cantina non ha ancora gli scaffali. Insomma, con tutta calma. Come quella che i giardinieri si stanno prendendo per sistemare, a due anni dalla consegna degli appartamenti, il giardino. Di questo passo gli steli d'erba nasceranno già abbronzati.
Sulle piastrelle della cucina, sotto l'orologio provvisorio (uno pseudo freno a disco che mi ha passato mia sorella, lo aveva lei nella sua casa a Bergamo), attacco cose. Molto di Inter, la #rottamala del mio cuore. La dieta Dukan scritta a mano da Kate, perchè mi piace da matti la sua grafia inglese. Il biglietto d'auguri di Natale della Fede. La pubblicità del rasoio con Mou, santo subito.
E ci sono io, a 4-5 anni, che rido con la bocca sporca di dolce. In un'altra cucina, quella che era la nostra casa a Sedriano. Rido al papà, senza ombra di dubbio. Come solo i bimbi sanno fare. Forse era gelato, ho un vestitino estivo e sotto casa nostra c'era una gelateria.
Ecco. Quando mi sento come oggi, come spesso succede in questa vita senza respiro, senza pause, e senza prospettiva, guardo quella foto e mi riconosco. Sotto questa nuvoletta nera, che passerà veloce, come le altre. Che spero però scompaiano, perchè, ultimamente, la sensazione è che si nascondano dietro l'orizzonte, un po' in agguato.

1 commento:

lenny ha detto...

santo subito!