venerdì 2 dicembre 2011

Nativi digitali

I bambini ti stupiscono sempre. A loro serve del tempo per metterti a fuoco e per darti una collocazione spazio-temporale in casa loro, quello che effettivamente è il loro mondo e per cui sei tu l'intrusa. Ci mettono il tempo che ci mettono, che diminuisce con la frequentazione e lasciando che siano loro a decidere come avvicinarti, e non il contrario. E poi iniziano a lanciarti tutta una serie di segnali che tu devi decodificare, liberandoti dalla pesante corazza di adultitudine che anche involontariamente pesa sulle tue spalle.
E come al solito, mentre sei lì alle prese con l'armatura della tua età diversa dalla loro, sfoderano il colpo del ko tecnico. Perchè se non lo hanno già fatto sciogliendoti in sorrisi e carezzine, stai certo che la sorpresa ti coglierà in altri modi.
La piccola Mati. Una biondina tutta riccioli che è la gioia di mamma e papà, che è nata a fine maggio del 2010. Quindi? 17 mesi di pupa. Che ad un certo punto attira a sè l'iphone della mamma e con una sveltezza e una precisione paurose accede alle immagini, nel sceglie una che la raffigura e la salva sullo schermo al gridolino trionfante di "titti". Eh no. Questa proprio non me l'aspettavo. Anzi, ad essere sincera, mi è caduta la mascella. Perchè avete presente, vero, questo blog? Ecco, questo è quasi il massimo che io possa fare.
Insomma, son tre giorni che penso a quello che ho visto nella cucina della mia amica. Poi torno a casa, accendo il pc e sulla bacheca di un'altra amica mamma trovo la mia "nipotina" che gioca con l'iPad. Lei ha un paio di mesi meno dell'altra. E il suo coetaneo schiaccia tasti del computer del papà con le guanciotte rosse e la sicurezza di un consumato manager.
Come fa a non essere loro, il mondo? Nelle loro paffute manine.

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