sabato 3 dicembre 2011

Metti una mano sul cuore

Io dovrei essere quella che sgomitola piano piano le emozioni, ma a volte non ce la faccio proprio. A volte si annodano tutti alla gola e si sciolgono solo con le lacrime.
Ieri sera ero al Teatro Lirico di Magenta. Manifestazione meravigliosa della Croce Bianca di Milano - sezione locale e oltre, 118, AREU per parlare dell'importanza delle manovre di primo soccorso, per parlare di arresti cardiaci improvvisi che stroncano vite, indifferentemente dall'età, senza preavviso. Ieri sera si è parlato dell'importanza di riattivare un'arteria bloccata, in attesa dei soccorsi, in attesa di un defibrillatore, merce rarissima. Di parlare di questi dispositivi che in altri luoghi, in altri Stati, si trovano agli angoli delle strade, che si spera di avere anche qui agli angoli delle nostre vie. Per parlare di abilitazioni gratuite per tutti, dai 18 ai 65 anni, di corsi di soli 4 ore mirati a salvare una vita, al momento e al posto giusto sempre. A illustrare tutto questo medici, dirigenti, istruttori, volontari. Tanti, eleganti ed emozionati. Che da una scintilla che si è spenta per sempre hanno saputo riaccendere tutto questo.
La vita perduta è quella di Fabio. Io non l'ho conosciuto, ma da qualche mese ho potuto farlo attraverso il fratello gemello Andrea e ho scoperto tutte le amicizie, tutti i gradi di separazione che idealmente mi legano a lui. Fabio è morto a Vittuone, prima di una partita di calcetto che, prima di allora, aveva giocato almeno un altro migliaio di volte. Fabio è volato via in un attimo, il suo cuore era in asistolia, non rianimabile, quando è giunto all'ospedale, perchè i primi due anelli della catena, la manovra salvavita e la defibrillazione, sono mancati.
Ieri sera il medico che lo ha ricevuto al Pronto Soccorso ha parlato con l'emozione nella voce. E quando la sala, la bella sala affrescata con le immagini della Battaglia, si è oscurata per farci ascoltare quella chiamata al 118, quella dei suoi amici, l'emozione è scivolata giù dal palco e l'ha invasa tutta.

Alla fine, Andrea è salito sul palco con i genitori. E ha ringraziato. Avrei voluto dirgli che il ringraziamento è nostro e solo nostro. Per lui e per una famiglia che ha pianto e ha saputo, però, vedere nella tragedia di perdere una persona amatissima quello che può esserci di più buono e più giusto per molte altre persone.
www.mettiunamanosulcuore.org organizzerà al più presto i primi corsi di rianimazione gratuita. Oltre che una campagna di informazione nelle scuole e il sogno di poter dotare i Comuni, tutti, tanti e di più, di un defibrillatore semi-automatico, dopo il primo regalato ieri sera proprio a quei campi di calcetto di Vittuone.

Il cuore è un muscolo, ieri lo abbiamo capito bene. Ma il mio compagno del Liceo Lorenzo lo ha trasformato in un abbraccio, con il suo logo. Indimenticabile.

5 commenti:

Stefania ha detto...

Bellissimo!
Grazie, Stefania

Croce Bianca Magenta

Andrea ha detto...

Grazie mille di cuore Sabrina...un commento a dir poco meraviglioso...leggere le tue splendide parole mi rende felice perchè mi conferma che venerdì sera sia stata trasmessa e percepita l'essenza del progetto.
Grazie ancora e un fortissimo abbraccio.
Andrea Gaggino

Andrea ha detto...

Ciao Sabrina,sono la mamma di Fabio ed Andrea,...ieri sera Alessia mi ha mostrato questo tuo scritto,...mi ha emozionato tantissimo,...hai colto e saputo raccogliere tutte le emozioni,..ed erano e sono tante!!!! Grazie,..grazie ..di cuore!...
Rita Marmonti Gaggino

Anonimo ha detto...

Ciao Sabrina, le tue parole toccano le corde più profonde dell’animo, hai colpito nel segno come si suol dire, condivido pienamente il tuo pensiero.

Voglio raccontarti la mia esperienza di come sono venuto a conoscenza del progetto Metti una mano sul cuore.

Questa estate grazie a Facebook, vengo a conoscenza di un torneo che si svolgeva a Vittuone in memoria di Fabio, con la mia associazione visti i buoni propositi ci siamo iscritti senza esitare.
Durante il torneo, in una delle prime serate, vengo informato da Rita Luciano ed Andrea sul progetto che stava per nascere di Metti una mano sul cuore, la loro voglia di fare qualcosa di utile, per non rendere vana la morte di Fabio mi colpii, è fu cosi che decisi sostenuto da Andrea di organizzare per il 2 ottobre un torneo di calcio con annesso Pranzo per la raccolta di fondi, per l’acquisto di un D. A. E. da donare al territorio di Corbetta in memoria di Fabio.
I ricavi sono stati consistenti, ma non sufficienti all’acquisto del defibrillatore, ma non ci siamo persi d’animo e patrocinati dai comuni di Marcallo e Corbetta decidiamo di organizzare una serata a sfondo benefico per il 10 Dicembre 2011 a Marcallo , per raggiungere, la quota necessaria per l’acquisto del defibrillatore.

Nel frattempo succede una cosa che ha dell’incredibile, (premetto che la mia associazione organizza incontri di calcio e feste per raccogliere fondi da donare in beneficenza), era la sera del 25 Novembre 2011 ero di ritorno da un evento che si svolto a Magenta per la promozione della serata di Metti una mano sul cuore, al termine della quale dopo aver salutato Andrea decido di passare a salutare i mie soci, che disputavano un incontro di calcio presso lo Sport Five di Magenta, giunto sul posto vengo informato dai miei soci, che Fabry, un nostro socio, che si stava prestando ad entrare in campo, veniva colto da malore, e che era stato trasportato all’ospedale Fornaroli di Magenta, mi precipito al pronto soccorso per accertarmi sulle sue condizioni, vengo informato che Fabry aveva avuto un INFARTO dovuto all’otturazione di una Arteria al 100% e che lo stesso aveva subito un intervento direi tempestivo di Angioplastica.

Questo aneddoto ha caricato ulteriormente i componenti della mia associazione, e Venerdì 2.12.2011 a Metti una mano sul cuore erano tutti presenti compreso Fabry il quale ha seguito con enfasi ed un trasporto eccezionale l’evento sostenuto dai suoi amici , a volte penso che gli angeli esistono, Fabry secondo me deve dire grazie al suo angelo custode….

Motivati dalla serata del 2.12.2011 decidiamo che il progetto non si deve fermare qui, infatti è nostra intenzione coinvolgere il Comune di Corbetta e la Croce Bianca di Magenta coadiuvata dal 118 “per le abilitazioni necessarie all’uso del D. A. E .”

Il defibrillatore in memoria di Fabio sarà installato nei pressi del Centro sportivo via della Repubblica a Corbetta dove si allenano diverse squadre di calcio soprattutto di bambini.
E per non rendere inutile la donazione chiederemo alla Comune e alla Croce Bianca di abilitare all’uso del D.A.E. la Polizia Locale di Corbetta, gli Allenatori di calcio e custodi che operano presso il centro sportivo e i gestori degli esercizi commerciali della zona, sperando cosi di sensibilizzare un intero paese.

Ecco dove è arrivato Fabio……. Andrea è diventato il suo alterego gli occhi di Fabio e soprattutto il suo cuore risiedono nell’anima di Andrea, questa simbiosi e inevitabile il legame che c’è tra due gemelli è indissolubile, la loro forza è contagiosa questo sarà il motore che ci porterà verso una muova e bellissima realtà .

Ciao Nello

Anonimo ha detto...

Ciao Sabrina, felicissima ed emozionatissima d'averti conosciuta!!!! Grazie!
Fabio...ha voluto questo,...non poteva essere altrimenti,...grazie!
Ho riletto e "pubblicato" il pezzo di quella sera,...Grazie!....
Spero di avere occasione di ri-incontrarti,..e ..frequenterò il tuo blog....Grazie!!!....
Serenità!...tanti cari saluti, tanti!
Rita Marmonti Gaggino