venerdì 18 novembre 2011

Tu sì che sei speciale

Lei ieri, serata in cui abbiamo festeggiato il suo compleanno, mi ha detto che in realtà va in fibrillazione la sera prima. Un po' come succede per il Natale, ho pensato. Ma, odiando io il Natale, ho subito sostituito quel pensiero con un altro, più nelle mie corde: giusto, il compleanno è la nostra festa personale e andrebbe vissuta sempre così.
Ieri sera ha lottato per tutto il tempo con le lacrime. Non perchè è insensibile, tutt'altro. Lo ha fatto perchè voleva essere perfettamente felice in ogni momento. Sempre con il sorriso. Ha ricevuto dei regali, ovvio, che sono arrivati spontaneamente e del tutto non richiesti. Anzi, in proporzione è stata ben più generosa lei di noi.
Ci ha dichiarato il suo amore più e più volte, tanto che ad un certo punto la Vale e la Laura le hanno detto di finirla. E' che non credeva che tante persone le sarebbero state vicine, anche se è normale, per una persona che per i suoi amici si fa in due, poi in quattro, poi in sedici e sempre con la stessa energia.
Mia cara Cri. Non so se hai mai pensato di farlo, ma io, soprattutto nella mia adolescenza, mi sono sempre immaginata un luogo indefinito e isolato in cui risolvere le questioni in sospeso. Fa ridere a pensarci a posteriori, perchè dopo sono arrivati i confessionali e i grandi fratelli che in abbondanza hanno fornito aree specifiche per le "rese dei conti", e che mi hanno fatto capire che non era proprio proprio un'idea originale. Eppure era così: momenti in cui dire a questo o a quella quella frase che avresti dovuto dire, chiedere le risposte che non si sono avute o fare quel gesto che quando richiedeva di essere fatto era rimasto lì sospeso. Ti immagini cosa significherebbere archivare tutte le questioni di una vita?
Hai scherzato molto, con noi, sulla tua età. Ma io te lo dico sempre: questa è la tua seconda vita, c'è un mondo davanti a te. Per questo per me sei come quell'adolescente a me ben nota "qualche" anno fa, che sente continuamente il bisogno di conferme, di rassicurazioni, di voglia di archiviare il sospeso. Sei una maratoneta instancabile. In questi tre anni di amicizia ti ho visto stringere una miriade di legami e mantenerli tutti, con lo stesso impegno che applichi in ogni ambito della tua vita. Quasi freneticamente, tanto che correndo spesso non ti rendi nemmeno conto tu di quanto costruisci.
Quello che la Vale e la Laura volevano dirti ieri, e quello che voglio dirti anche io, amica, è che ora è giunto il momento di rallentare. Di goderti la vita, di capire che hai delle certezze che non devi più inseguire, e di esserlo, perfettamente felice, invece di ricacciare indietro le lacrime. Non c'è bisogno di nessun confessionale per lasciarsi alle spalle il sospeso. Come faceva Dharma, nel telefilm, basta mettere tutto dentro ad una bolla immaginaria e soffiarla via, lontano.
E' il momento di essere felice.

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