giovedì 17 novembre 2011

In fondo sai che sei ancora qui

oh beh, ci vuole poco a ritrovare la serenità.
Oggi è giovedì e, se guardo indietro, questa settimana estenuante sta riuscendo a farmi dimenticare lo scorso week end in cui è successo DI TUTTO. A parte le 20 ore lavorative su un totale di 48 e della conseguente stanchezza, parlo ovviamente della morte di Ciccio e della delusione per atteggiamenti di semplici conoscenti e di amici, dalla costatazione che gli insulti se fatti ad una donna prendono chissà perchè più colore, mentre tra uomini si riducono sempre a confronti civili, e non ultimo la dolorosa scelta di abbandonare un progetto cui credevo.
Già domenica sera ho avvertito la svolta. E' bastata una serata in teatro a vedere Sergio, cui aderiscono con entusiasmo 20 amici (e i coniugi Carrozza), per ridere fino alle lacrime. Ma poi, a seguire, è arrivato molto altro. Lunedì c'è stato l'invito al cinema della mia omonima, e il film, con lei e Miki, ha davvero meritato. Martedì un po' di Nazionale con la famiglia, per capire, come sempre, quanto è importante averli accanto. Ieri incombeva l'incubo riunione-di-condominio, che invece si è risolto sorprendentemente bene e con una rapidità mai vista, ma soprattutto con un'uscita decisa all'ultimo con tre affamati di pizza e di chiacchiere. Stasera c'è il compleanno della mia Cristina, donna dall'energia inesauribile. Ma dove ha le pile? Prima o poi lo scoprirò, per ora mi basta godere della sua solarità. Oggi è arrivato anche l'invito al matrimonio di Silvia e Alessandro, per il prossimissimo 10 dicembre. E siamo a quota 4, per quest'anno, e di nuovo si tratta di un inno all'Amore, cui sono onoratissima di partecipare. Anche perchè si tratta di una festa tutta montana, tra la cerimonia in un palazzo comunale medievale e il ricevimento in un rifugio a 1510 metri di altitudine, con annessa notte e ciaspolata domenicale.
Domani si chiude a Legnano una pagina professionale che mi ha portato solo fastidi e già all'orizzonte si profila una bella novità; e poi sabato a InverArt si mangia e si salta. E per domenica c'è la promessa di una corsetta mattutina con chi non mi sarei mai aspettata, sempre che, come mio solito, non mi ritiri nella mia ormai sconfinata e nota pigrizia.
Ho scritto che ci vuole poco, ma in realtà tutto questo è moltissimo.
Grazie (questo va a chi sa).

3 commenti:

Anonimo ha detto...

e se arrivasse pure un invito a cena per un assaggi di risotti?

Lavoro a 90 ha detto...

io non cucino, al massimo posso lavare i piatti. Certo, a sapere da chi giunge l'invito...

Anonimo ha detto...

massimiliano.