lunedì 12 settembre 2011

Per non dimenticare

Di ieri non ho scritto nulla, ero al Macef e ci sono rimasta tutto il pomeriggio e poi, la sera, ho fatto in tempo a vedermi il secondo tempo della partita, in qualche modo, prima di tornare a casa.
Ero stanca, distrutta, ma ho acceso la tv. E sono andata a dormire tardissimo.
United 93 su Rete4. E poi, 9/11 sul La7.
E ho pianto.
Dieci anni fa. Me lo ricordo come se fosse ieri. Giornata di caldo, di sole, limpida solo come una giornata di settembre può esserlo. Ero stata in università, ma ero già tornata. Avevo mangiato, ero buttata lunga lunga sul divano. La mamma era in cucina. La Manu in cantina, stava pulendo un quadro.
Ho iniziato ad urlare, quasi senza rendermene conto. Era impossibile, non poteva essere vero. Poi è arrivato il secondo aereo, in diretta. E poi i fazzoletti sventolati dalle finestre, le persone che ci si buttavano, dalle finestre. E i crolli. Non mi sono mai mossa da lì, se non per fare una telefonata. Una sola. A Paola. I suoi genitori avevano vissuto per anni a New York. Mi ha risposto in lacrime. Lo zio, lo zio che ci lavora al WTC...era rimasto bloccato nel traffico ed era scampato.
In questi dieci anni è cambiato lo sguardo del mondo, a quella tragedia. I libri, la Storia, le analisi. Ma ieri il tempo è tornato indietro. Ieri c'erano di nuovo le persone, e le loro storie.

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