domenica 17 aprile 2011

Sweet Corbetta

Da quanto tempo abiti lì?
...
momento di smarrimento.
No, ma lo so, non è Alzheimer (almeno, spero). Non è quello.
E' che mi sembra di vivere qui da molto, e nello stesso tempo da pochissimo.
Da tanto, perchè la cucina ha preso forma a maggio, c'è stata la cena sul pavimento, e poi una senza molto altro dentro, e poi è arrivato il freddo. Posso dire settembre, ottobre. A ottobre è arrivata la residenza, e questa potrebbe essere presa come data convenzionale. Ma poi basta scorrere il mio blog all'indietro per sapere, ma anche per capire che non è così matematico, avendo visto questi muri salire, e poi coprirsi di bianco, questo pavimento arrivare a nascondere il cemento e le serpentine dei tubi, prima sotto forma di piastrelle e poi lì, belle e posate, il bagno prendere colore, eccetera. Una creatura che inizia a vivere, ed è proprio questo che invidio a papà. Lui crea qualcosa che resta e che acquista per le persone un significato vitale.
Ma non divaghiamo. All'inizio c'è stato l'arredamento, essenziale. Ora non si sono fatti molti passi avanti, ma io e la Manu (l'altra, di creatrice) continuiamo a consultare cataloghi, accostare colori, prendere mentalmente nota. Come io prendo mentalmente nota delle priorità.
In ogni caso ho smesso da molto di sentirmi ospite a casa mia. E anche un po' di sentirla guscio, anche se la mia privilegiatissima (è ironico) condizione di single mi permette di alternare rari momenti di ordine ad allegri guazzabugli disordinatissimi. Mi somiglia, insomma, ma questo era ovvio.
In tutto questo, tuttavia, la consapevolezza di averla come mia, di aver fatto una cosa per me, sfuma, diciamo così. Ma poi succedono cose che me la riportano, questa consapevolezza. Non parlo dei doveri, comunque belli ingombranti (il mutuo, il rogito, il modulo rifiuti, le riunioni condominiali...bleah). Nel fine settimana è giunta per esempio la telefonata della polizia municipale. Lì per lì ho fatto la revisione mentale delle malefatte. parcheggi selvaggi, inversioni pericolose, sorpassi, alzate di gomito.........
"Signorina, quando la possiamo trovare per consegnarle la nuova tessera elettorale?"
Wow. Non avrei mai pensato di emozionarmi così. Non per il "signorina", che sa un po' di piccola zitella in erba, beninteso.

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