giovedì 21 aprile 2011

Serpenti

E' venuta a trovarmi Anita. Una deliziosa mela di 7 mesi, che mi ha tenuto d'occhio tutto il tempo, insieme a mamma Maria. Che non ha neanche mangiato, per guardarmi. Che avrei voluto mangiare io, con quelle guance bianche e rosse e quelle manine paffute.
Io e la mamma abbiamo parlato per un paio d'ore, con la portafinestra spalancata, il fresco della mia casa, e questa meraviglia seduta nel mezzo.
La sera vado a trovare i miei. A casa c'è la zia. Una, delle numerose. Mamma mi chiede della bimba, e mentre, estasiata, le racconto del pomeriggio, ecco una bella domanda giungere dal divano: e tu, quando ti prenderai d'invidia?
Non starò qui a smontare sofisticamente questa orrenda espressione.
Credo di aver cambiato colore, rispondendo e cercando di mantenere una certa leggerezza: aspetta, adesso esco a cercarmene uno. E li ho lasciati lì.
Ma deve essere il periodo giusto, per le domande intelligenti. Un cugino, ieri, ha chiesto a mia sorella: ma è possibile che non ci sia nessuno nessuno che ti vada bene?

Parenti. Tutti affetti da una strana malattia. Quella di dirti cose senza prima azionare il cervello. Quelli che sanno sempre dove si trova il tuo tallone d'Achille e tac! lo colpiscono con una precisione svizzera.

Visto che siete così bravi, portatemi all'outlet del fidanzato.

2 commenti:

Ester ha detto...

L'ambiente risponde a cause nostre. Se qualcuno dice qualcosa che non vuoi sentirti dire significa che la causa da risolvere è dentro di te. E' difficile da accettare ma è così io l'ho sperimentato innumerevoli volte. Quindi analizza e risolvi questo nodo, non andando all'outlet ;) ma vivendo come condizione normale non essere ancora diventata mamma e il non avere un compagno, è dura ma se ci arrivi nessuna zia si azzarderà mai a sottolineare una condizione che ti riguarda. L'ambiente risponde alle cause che noi poniamo in essere

IO NON HO CUGINI ha detto...

i parenti te li trovi gli amici te li scegli...