mercoledì 16 marzo 2011

Pazza come solo tu sai

Sono morto. Direte che parlo solo di cuore e amore, ma è così.

Sembra una canzonetta, eppure è il riassunto di un'impresa. Quella di ieri sera a Monaco. Ho visto le foto live dei miei amici che hanno avuto l'onore di vedere l'Allianz Arena e mi sono sentita idealmente con loro. Marco le ha postate prontamente, Marco che è sempre presente, che porta fortuna, che è sempre carico, e che segue la squadra in capo al mondo in compagnia dei soliti tre eroici.
Quando le ho viste mi sono sentita al sicuro: se lui è lì tutto è possibile.
Ma non immaginavo quanto quel "tutto" potesse comprendere.
Ero pietrificata, su quel divano, anche dopo il gol di Eto'o. Così mi ha trovato Mauro entrando in casa sua. Ho le chiavi, ho acceso la tv e il cugino, rincasando al minuto 6 del primo tempo, ha subito pensato che già stessimo sotto. Peggio. Stavamo vincendo. Ed essere in vantaggio, per l'Inter, è sempre una pena.
Quelli arrivavano in area come falchetti in picchiata. Quel capellone di Gomez, quel pelatone di Robben, il brutto ceffo di Ribery. Julio che impazzisce di nuovo, il secondo gol. Il cuore nello stomaco, la palla che vortica piano piano sulla linea.
Lì Mauro ha avuto pietà di me e ha apparecchiato. Poche parole, cena veloce, mano sul vino, occhi sullo schermo.
Ed ecco il secondo tempo. Milioni, doping, combine, aridi tatticismi, scorrettezze. Via, tutto fuori da quello stadio, così caldo da far togliere il cappotto al mister. Tutti invasati, in preda alla trance agonistica, fatta di passaggi sbagliati, di recuperi, di scorribande, di dribbling, di scatti pazzi. Pazzi, perchè si ciccano i tiri facili e poi, invece, si tramortisce il portiere con il nome di una maionese con due sberle nell'angolino, e sotto la traversa. E il cuore dallo stomaco balza in gola, dopo un paio di capovolte, e fa quasi male. Perchè la gola brucia per gli urli di gioia. Perchè è l'Inter.

Sono morto. Direte che parlo solo di cuore e amore, ma è così.
Essì, Leonardo. Proprio di questo stiamo parlando. Di amore, e di cuore.

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