giovedì 16 dicembre 2010

W le amiche

Non si può vivere senza le amiche. Quelle che ti scrivono "non vedo l'ora di vederti". Quelle che hanno la "capa che reclama" e si tratta della pargoletta di un mese e mezzo. Quelle che mi mettono in guardia: stai attenta, quello è un furbetto. Quelle che hanno gli occhi che brillano e ti raccontano che sono nel pieno dell'amore. Quelle che scrivono una mail, che non riescono a vederti e che quindi ti annunciano, con gioia, di aspettare un figlio. Quelle che ti invitano a bere qualcosa, a un concerto di amici, e che anche se conosci da poco ti abbracciano a lungo. Quelle che ti chiamano per invitarti a bere un caffè, o che ti invitano a cena. Quelle che ti lasciano messaggi sulla bacheca di facebook con un cuoricino finale. Quelle che ti capiscono, con cui parli poco, perchè incroci appena, ma che ti fanno sentire la loro vicinanza, perchè stanno vivendo lo stesso difficile momento. Quelle che "adesso basta, Carrozza. Fuori le palle". Quelle con cui pianifichi e pianifichi incontri che poi posticipi, ma tanto poi le vedi ugualmente. Quelle che hai visto ad agosto con il bimbo, che hai aspettato all'aeroporto, che non hai ancora rivisto e quasi ti senti in colpa. Quelle con cui condividi la passione per il dott. Shepherd. Quelle che ci tengono che tu non abbia di loro un'opinione negativa, anche se sanno benissimo che non potrà mai essere così. Quelle che alla festa aziendale hanno deciso che devi conoscere tutti i frequentanti più carini. Quelle che hanno paura degli esami e poi li superano, e senza accorgersene sono ad un passo dalla laurea. Quelle che ti vogliono così bene che, a prescindere, odiano le persone che ti hanno fatto del male. Quelle che ripubblicheranno questi post. Quelle che imparano il bielorusso e non si fermano mai. Quelle che saltano in sella ad un motorino e sfidano le intemperie, quelle che senza indugio lasciano la propria bambina in braccio alla zia.
Non posso stare senza di loro.

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