lunedì 22 novembre 2010

Mi fido di te

Mousse è un gatto diffidente. E quando scrivo "diffidente" non mi riferisco alla natura indipendente dei felini. Lui passa le sue giornate in fondo al piumone di Silvia, sul soppalco di legno, o nascosto dietro le tende della finestra, o dietro il divano. Non miagola mai, osserva tutto con occhi allarmati e spalancatissimi. Lei lo ha raccolto così, perennemente spaventato, e un perchè ci sarà. In questi anni di vita insieme al compagno nero Zorba e in una casa decisamente cat-oriented non sono riusciti a eliminare il suo terrore per la vita. Nessuno gliene fa una colpa, comunque.
Se Mousse fosse un bipede sarebbe una persona estremanente asociale. Non riuscirebbe a camminare per strada, si spaventerebbe ad ogni piccolo rumore, non saprebbe costruire rapporti umani. Perchè le mancherebbe un ingrediente fondamentale: la fiducia. Gradi diversi di piccole incoscienze che permettono ai comuni mortali di fare affidamento su servizi, istituzioni, lavoro, conoscenze, amici, amori. Spesso, per fortuna, senza pensarci, altrimenti sai che fatica. Incoscienze però consapevoli, che quando sono prioritarie, importanti, regalano elettrizzanti scariche di adrenalina. Ecco perchè non occorre stare all'erta tutto il tempo, non si godrebbero i momenti di tranquillità, di calma, di soddisfazione. Non si godrebbero le lunghe chiacchierate con le amiche, una birra al pub, due salti di ska alla festa del paese, piccole confidenze fatte sottovoce.
Anche lo spaventatissimo Mousse, nonostante tutto, si arrende e si fida. Si avvicina con calma, fiutando l'aria. Ogni cosa a suo tempo.

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