domenica 24 ottobre 2010

Rispetto

In questa domenica pomeriggio grigia (il sole si fa vedere solo in settimana. Io protesterei con il sole) mi ritrovo in questa cucina in tutto e per tutto a me familiare, con il micione acciambellato sulla panca come unico rumore di fondo, la micina sulle mie ginocchia che osserva lo schermo e le mie dita sulla tastiera, e la Manu che studia Storia dell'Arte. Ha due libri, apro quello che lei non sta consultando e leggo delle origini.
L'Arte che nasce in onore della morte. In suo omaggio, in suo rispetto, in suo onore. Dalla Preistoria e dalla nostra essenza arriva l'attenzione all'eternità. Che gli uomini nel tempo hanno perseguito in tutti i modi, buoni e cattivi, belli e brutti, con molto e molto poco successo.
Spesso i riconoscimenti avvengono in memoria. Ieri sera, per esempio, alla Festa dello Statuto della Regione Lombardia, le medaglie e i sigilli del Consiglio Regionale, premi per meriti di vario genere, sono andati anche a persone che non ci sono più. Il monsignore ucciso in Turchia; la nonna a Trezzano investita sulle strisce pedonali da un camion, che però ha spinto via e salvato il nipotino in carrozzina. Ricordi di vite che suscitano emozioni.
Poi ci sono altri modi di trattare la morte. Come succede ad Avetrana. Un luogo dove il rispetto, l'onore, il riconoscimento e l'omaggio a una ragazza appena sbocciata non esiste.
Neanche i Paleolitici saprebbero essere tanto primitivi.

Nessun commento: