mercoledì 28 luglio 2010

Ti amo campionato

Non ce n'è. Se questo vuol dire essere un'italiana media, va bene, lo accetto, vi aderisco con forza. Ma amo il calcio e non ci posso fare niente.
E' proprio l'estate la stagione in cui me ne rendo conto davvero. Non che in inverno, per esempio, non ne sia consapevole, visto che passo 9 ore allo stadio in media 4 volte al mese, morta di freddo, in piedi, con le estremità insensibili, di pomeriggio ma spesso, più stesso, di sera, fino a tardi. Ma in estate...come mi manca!
Ho il vividissimo ricordo della mia adolescenza, quando ci si ritrovava al bar di pomeriggio e si passavano, seduti mangiando ghiaccioli, lunghissime ore ad analizzare una Gazzetta sottilissima fatta di sole illazioni di mercato. Ore che passavano lente, come lenti eravamo noi, nel caldo, nelle poche chiacchiere. Pochi movimenti, le dita sporche di inchiostro, il giornale smembrato, e ancora, quasi, non esisteva il fantacalcio. L'estate è così anche adesso, solo che non ho più tutto quel tempo da passare tra un muretto e una sedia di plastica, tra sguardi obliqui e biciclette. Ma lo spirito è intatto.
Stasera c'è il sorteggio del calendario. Nessuna testa di serie, tutte uguali di fronte all'urna, sul modello della Premiere League. Partite dal venerdì al lunedì, per la gioia della tv e tanto per diminuire il senso della mia tesi di laurea ancora di un po', ma tanto è già stata declassata a fermaporte da molto tempo. Si prevedono, anche per quest'anno, tante e tante sere. Eppure non vedo l'ora.
Ti amo, campionato!

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