sabato 10 luglio 2010

Canta che ti passa

Ieri sera mi è toccato il karaoke.
La "famiglia" è stata invitata in formula allargata al compleanno del cugino Mirko. 18 anni, che poi rifesteggerà - spero per una settimana - con tutti gli amici possibili e immaginabili, ma ieri sera è stata la volta del babbo, della sorella, degli zii e dei cugini.
Siamo tutti in questo posto, non facciano in tempo a sederci che arriva il...karaokista e mi dice: sei tu Sabrina, vero? Reazione: di sasso. Temperatura corporea: di colpo prossima allo zero. Guardo mia mamma, che ride sotto i baffi. Ecchila, l'ennesima figura che si profila all'orizzonte e mi fa ciao ciao con la manina...
Perchè io passo per quella spigliata, disinvolta, estroversa, lanciata...palle.
Sono brava con le parole scritte, ma quando si tratta di parlare davanti a un pubblico...il balbettio è in agguato. Le mani scivolano, non guardo in faccia nessuno, non vedo l'ora che tutto sia finito. E magari non si nota, almeno così mi è stato detto. Una cosa cui difficilmente riesco a credere, essendo io, notoriamente, un libro aperto.
Ieri sera la "chiamata" è arrivata prestissimo. Giacomo non assomiglia per niente a Fiorello, ma sa il fatto suo. E io ovviamente mi son lanciata con lui in una canzone per niente facile. Risultato? Diciamo....ampiamente migliorabile. Avrei voluto il Peo lì vicino. Ci saremmo buttati in un "Vivo per lei" ancora più tragico!!! E poi mi son vendicata, però. Altro che brava e buona...nell'ordine, sul palco, sono saliti il festeggiato, la sorella, io con lei e la mia, di sorella, la mamma-delatrice e le due zie. Oltre a un buon numero di sconosciuti, ovvio, tra cui due uomini che hanno cantato Alan Sorrenti in modo spettacolarmente comico.
Mi sono sentita molto meno sola :D

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