lunedì 7 giugno 2010

Tutt'uno con lo scotch di carta

Son due giorni che lo applico ovunque. Lo zoccolino, le finestre, le piastrelle, le piastrine degli interruttori....Tutto quello che sporge dal muro. Che presto sarà imbiancato.

La casa prende sempre più forma. Se Enel smette di prendermi per i fondelli e attiva i miei contratti di luce e gas posso cominciare a riempire la nuovissima cabina armadio, comprare lo specchio e la luce per il bagno, andare a prendere i mobili della cucina.
Per ora, però, è solo scotch di carta. E polvere, e teli per terra, e pezzi di intonaco molle.
Ma l'altro ieri papà ha tirato su la leva del lavandino e l'acqua ha iniziato a sgorgare, così, tranquillamente. Ero a bocca aperta. Come se avessi visto la Madonna. E lui è scoppiato a ridere. Il lavandino, il mio lavandino, che fino a due giorni prima non c'era...funziona. E quella cabina armadio ha già ritrasfomato la fisionomia della stanza da letto che ancora tanto da letto non è.

Insomma, sono tutta un'emozione, e conscia che il lavoro è ancora tanto e la strada ancora lunga. Eppure è lì. Con il mio nome sul citofono.

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