venerdì 11 dicembre 2009

Scaldacuore

Mi hanno sempre detto che più cresci più ti circondi solo di persone che ti fanno stare bene. Le compagnie smettono di essere oceaniche e si tagliano i rapporti di contorno, quelli che sono classificati come semplici conoscenze.
Sarà. Forse l'avvento di Facebook ha sconvolto un po' questa filosofia. E' "nella mia vita" da poco più di un anno, mi ha tenuto compagnia con il braccio rotto, in disoccupazione e in mille altri momenti e il mio profilo è cresciuto e cresciuto. Includendo tanti, tantissimi amici, anche quelli lasciati per strada per le ragioni più diverse. Ho cercato, mi hanno cercato, e se non mi facesse piacere smetterei di alimentare questa rete.
E non è ipocrisia. Sabato prossimo ci sarà l'unico evento extrafamiliare che mi fa un pochino (appena appena) piacere il Natale: la cena con gli amici. Cinquanta. Cerco sempre di non perdermela, è un eventone.
Qualche anno fa andammo tutti a mangiare in un ristorante in vallata, dove lavora il padre di amici. Ad un certo punto, a metà cena, mi si avvicinò e disse: siete proprio un bel gruppo. Che associazione è? Ed io: nessuna, siamo solo amici. Lui rimase un attimo in silenzio, stupito. Complimenti, disse.
Eh già: essere "solo" amici è in effetti un tesoro molto prezioso.

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