domenica 6 dicembre 2009

Colpo di fulmine

Non posso essere lasciata sola un attimo che ne combino una.
Ieri sera aperitivo post-lavorativo all'Arco. Arrivo prima io, come succede spesso, ma il traffico in città è quasi inesistente, egualmente diviso tra la zona al di là del Castello per gli Oh Bej! Oh Bej! e la A22 del Brennero ("un parcheggio", mi ha detto oggi, desolatissimo, un ascoltatore). E quindi, eccomi ammirare le luci natalizie e la placida desertitudine di questo tratto di Sempione chiuso. E una vetrina. Un po' diversa dal solito...mi avvicino, e capisco che il negozio che di norma ospita abbigliamento sporty-chic è la sede di un temporary shop. Una parete di borse sulla destra, alle quali concedo poco più di un'occhiata. E lì, bellissime e tutte in fila, proprio appena oltre il vetro, le scarpe.
E che faccio, adesso? Le ignoro? Impossibile. Le guardo una ad una e già ho capito qual è quella che mi rapirà il cuore. Sono sempre in attesa dei miei compagni di happy hour, e allora entro e cerco di tergiversare, mi spiegano dello sconto al 50 e mi rifugio in fondo, nel reparto femminile, a toccare cappottini e camicie e jeans. Tranquillità apparente, perchè "lei" è là davanti che mi chiama, e dopo 10 minuti di gironzolamente e di chiacchiere sul tempo con la speranzosa commessa ripercorro il negozio e alla bionda proprietaria dichiaro la mia cotta per la Prada. Lei e la compagna che sono subito ai miei piedi, che sono subito davanti allo specchio in tutte le angolazioni, che sono subito a confronto con delle Miu Miu carine, ma non deliziose quanto le prime.
E alla sorella, che finalmente arriva, non resta che prendere atto di un fidanzamento ormai ufficializzato.

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