lunedì 21 settembre 2009

Costretti allo spreco

Arriva il digitale terrestre.
Ah, ma signora, lei non sa quanti vantaggi ci saranno in più: più canali, più infomazione, più musica, insomma, non si sentirà mai sola. E poi, vuole mettere la qualità di queste immagini? Decisamente migliore. Le sembrerà di stare dentro il televisore.
Peccato che la signora, occhi azzurri, capelli candidi elegantemente pettinati all'indietro, vecchia a suo dire e con un grande senso dell'umorismo, abbia uno splendido televisore da vent'anni, che funziona molto bene, ha dei bellissimi colori e un audio cristallino. Peccato che il suddetto televisore non abbia una presa scart o qualcosa che lo possa collegare ad un decoder digitale (che non viene regalato, anzi), e che l'unica soluzione, per lei, sarà comunque quella di gettarlo via.
Quanti come lei? Moltissimi. Che si dovranno rassegnare a far rientrare nelle spese, e nel bilancio fatto di una, o due pensioni, una nuova tv. Che dovranno pagare, per farsela portare a casa, pagare, per farsela installare, pagare, per farsi portar via il vecchio tubone catodico. O che forse potranno comprarsi solo il decoder e imparare ad usare due telecomandi, o a districarsi con i fili del decoder, del lettore dvd, delle scart che si incrociano tra l'uno e l'altro apparecchio.
Come complicare la vita a persone che passano parte del loro tempo davanti alla tv. Salve, se hanno nipoti o figli a correre loro in soccorso. Sicuramente un pochino più povere. Guarda caso.

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