giovedì 2 aprile 2009

Alla conquista del Parlamento Europeo

Ultimo giorno di marzo. Una splendida giornata a Bruxelles. Il sole splende sulla città, riflette sulle migliaia di finestroni del Parlamento Europeo, brilla come l'entusiasmo di un gruppo di giovani, italiano e greci, che sono qui che parlano del loro futuro, della loro occupazione e delle loro possibilità. Un programma lungo una giornata, diviso in più parti e organizzato da Antonio Panzeri, italiano, e Maria Matzouka, greca. Eurodeputati, dei socialisti europei, seconda forza politica in seno al Parlamento, dopo i Popolari. Un partito che parla 23 lingue diverse e che concretamente, in questo 31 di marzo, ha dato voce a questi ragazzi che vogliono, nonostante le difficoltà, pensare positivo.

La situazione lavorativa dei giovani greci sembra anche più tragica dei coetanei italiani. Sembra: loro parlano di "generazione 700€", ma noi abbiamo smesso di parlare di "1000" da qualche mese; loro contano un venti/trentenne disoccupato su 6; noi "solo" 1 su 5, e dobbiamo fare i conti con 375mila licenziati nei primi tre mesi di quest'anno. Per tutti, lo stesso interrogativo: come entrare nel modo del lavoro e rimanerci.

E' quindi l'accesso al lavoro il nostro vero cruccio: i più ottimisti parlano di mobilità creativa, ma molti di noi vogliono entrarci, dimostrare i propri skills, le proprie possibilità, le proprie abilità, e costruirsi, e proprio con creatività, una professione che sarà solo nostra.

Sono tornata con il volo della sera. Stanca, ma con un piccolo tesoro: la speranza. E la consolazione di aver incontrato persone che ammettono le colpe della loro generazione, che lavorano per dare sicurezza alla flessibilità e che ascoltano. Un particolare non da poco.

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