venerdì 6 marzo 2009

Precariamente in bilico

Una reception. Una postazione ideale: calda, computer con internet libero, la radio, massima libertà e tranquillità. Una zona magnifica, a lato del teatro La Scala, a due-passi-due dal Marchesino. Persone cordiali, gentilissime.
Ci sono dei lavori, delle situazioni, che ti riconciliano con il mondo. Peccato durino poco, pochissimo, lo spazio di pochi giorni, nel mio caso. E quando questa parentesi finisce torni ad immergerti nell'angoscia della ricerca.
Come al solito, mi sembra di rimanere incastrata in piani temporali sbagliati, in posti sbagliati. E la certezza che manchi sempre qualcosa. Non solo a livello intellettuale, ma anche...economico.
Si parla tanto di ammortizzatori sociali. Bene. Nessuno dice però come fare ad ottenerli. Che requisiti di miseria estrema bisogna avere. Quante code, per quato tempo, in quali uffici dai neon intermittenti visitare. Non si sa. Salvo poi scoprire che non si hanno abbastanza contributi, non si hanno i requisiti, non si è stati abbastanza tempestivi. E cara grazia che ci sono i genitori.

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