giovedì 26 febbraio 2009

La RAM del cuore

Siamo ancora capaci di vivere piccoli momenti di magia? Siamo ancora capaci di emozionarci di attimi? Siamo ipertecnologici, vogliamo sempre il feticcio, che nel maggiore dei casi è una foto scattata con il nostro bellissimo cellulare che non si sa se è più fotocamera o telefonino. A volte è anche video. Altre è una chat all'amica, perchè è più facile, veloce ed economico di una telefonata o di un caffè insieme. Senza il ricordo tecnologicamente rintracciabile, come la scia di una lumaca, ci sembra quasi di perderlo, quell'attimo. E forse è anche vero, forse la nostra memoria si sta impigrendo a tal punto che il bisogno di archiviare sarà sempre più impellente.

O forse no. Continueremo ad incrociare lo sguardo di una persona speciale, in un incontro fortuito, cui mai avresti pensato. Sentiremo i nostri occhi accendersi e godremo della stessa luce che brillerà nei suoi. In un istante, il calore di quello sguardo e di quel sorriso farà sì che il nostro cuore si faccia sentire nel petto, con un battito leggermente asincrono. Un sospiro, un piccolo calore alle guance...

E poi torna tutto a fuoco: la folla, il luogo, la circostanza. E quel momento è già ricordo. Si porta dietro tutte quelle infinite possibilità parallele che ce lo renderanno, a distanza, ancora più unico.

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