lunedì 13 dicembre 2021

Se si vivesse solo di inizi...

E' quell'emozione che dà la conquista, quell'innamoramento senza testa e senza pensiero.
Partirei, come se fosse la prima volta. Avrei sempre paura dell'ignoto, dell'altro, ma questo accommuna ogni inizio. Sarei a mio agio in questa pelle di camaleonte che muta e muta e muta sempre senza mai essere definitiva. Questi colori che esplodono nelle mente sarebbero sempre luminosi.

Se si vivesse solo di inizi, non ci sarebbero bottiglie di champagne chiuse in frigorifero per un anno o più. Berrei quello e acqua fresca allo stesso modo, chiudendo gli occhi e assaporando ogni sorso. Non sarebbe più dolce il gusto della vita? Non sarebbe forse più intenso? Più inteso?

Si vivesse solo di inizi, mi libererei dalle pazze bipolari angosce di questa società che ti vuole santa e spregiudicata, buona e feroce insieme, limpida e torbida, eterna giovane dalla sapienza antica, ben nascosta però sotto una bella scorza di esteriorità. 

Si vivesse solo di inizi, avrei forse scelto altre strade che mi avrebbero portato molto lontano da qui. Ma le porte in faccia insegnano ad essere autentici e qui, dove dovrei essere. Smetterei di essere così severa con me stessa in tutte le età di questa vita percorsa per metà. Questa meravogliosa, soprendente vita.

"Se si vivesse solo di inizi" è il primo esercizio di scrittura libera che Ilaria Mangiardi mi ha proposto. 7FLOW Challenge di scrittura libera: 5 minuti con la penna in mano e un foglio e solo una musica di sottofondo. Nient'altro che questo, non serve altro per lasciare che l'inchiostro lasci la punta a sfera per tracciare il proprio quadro personale.

Esperienza bellissima a contatto con i propri sensi. Perchè scrivere, per me, è questo. Sensoriale.
Si vivesse solo di inizi? Ma è così, ogni giorno lo è.
Non resta che sentire questo sapore sempre.

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