Arriva un momento, nella vita, in cui all’improvviso, aprendo gli occhi al nuovo mattino o sotto la doccia, davanti al caffè, ma sempre in un attimo rivelatore, si prende quella decisione di cambiare qualcosa. Di dare una svolta. Di fare quel passo fuori dall’impasse che blocca in una posizione scomoda, in una situazione non più riconoscibile. E quella luce che si accende all’improvviso illumina la stanza monocolore in cui ci eravamo rannicchiate. L’angolo di sComfort.
Per Laura l’attimo rivelatore è arrivato in questo anno
decisamente fuori da comune. Perde il lavoro a Gennaio, e una nuova occasione
di entrare in una grande azienda sfuma per lo scoppio della pandemia. Perché ormai
ognuno di noi sa che, per non perdere terreno, non ci possono essere pause né tentennamenti.
Soprattutto per una donna, in qualsiasi condizione sia. Lei è sposata, ha un
bimbo, ma la sostanza non cambierebbe se la sua condizione fosse differente:
superare lo stop e trovare una soluzione per sè e per quello che pensa la gente.
Non tanto per l’opinione, ma per il carico sociale che comporta. Questo arresto
la lascia per un attimo senza terreno sotto i piedi. Una delusione che ha fatto
però scattare qualcosa nel profondo: la ferma volontà di buttare fuori e
lasciarsi tutto alle spalle.
Laura si iscrive in una palestra di Boffalora e non si ferma
più. In lei lo staff trova e alimenta una straordinaria volontà di
trasformazione. Giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, una dieta
ferrea e tanto impegno. Sacrificio, lavoro, sudore anche, per mostrare entrambe
le facce della medaglia. Una lunga preparazione che l’ha portata a partecipare,
nel giro di dieci giorni, alle sue due prime gare IFBB, della Federazione
Nazionale Italiana di Bodybuilding e Fitness. A Roma, nella Notte delle Stelle,
e a Bologna, dove conquista la sua prima medaglia, a cui fa riferimento la
foto. Ad attenderla ci sono poi stati i campionati italiani. Il confronto con
le altre atlete è stato uno stimolo per crescere, queste tre gare le hanno dato
nuova consapevolezza, perché la competizione è proprio questo: confronto
diretto.
Anche perchè Laura ha continuato, nel frattempo, ad aiutare
il marito nella sua attività e da poco ha intrapreso una nuova avventura
professionale. E di occuparsi di tutto, come sempre, compreso l’impegno di
raccogliere la nuova sfida lavorativa, informarsi, leggere e studiare. E
continuare a cambiare, dentro e fuori. In un modo straordinariamente adattivo che
solo le donne conoscono davvero. Gli angoli di sComfort sono antiestetici.
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