mercoledì 28 giugno 2017

Due anni di me

Linkedin dice che oggi festeggio due anni di Adecco.

Adesso che non fa più male, mi rendo conto qual è il mio "problema": sono affezionata ai miei sogni, resto ancorata a quello che mi ha reso felice, mitizzando momenti e persone. E lavori. 
Il giornalismo è stato il sogno della mia vita. Probabilmente quello sbagliato, visto che in questi due anni è rimasta solo quella passione.
 
Sono molto brava a rialzarmi. Me lo dicono gli altri, perchè per quel che riguarda il mio profondo, invece, la mia parte emotiva è piena di tagli e di cicatrici. Una Emo emotiva: il massimo, non non plus ultra, una ridondanza unica. Ho cambiato tutto due anni fa, ho ricostruito e il giornalismo ha pensato che non avessi più bisogno di lui. Io ho dimostrato di poter fare altro, uscendo anche da una povertà materiale e una considerazione pari a zero che il giornalismo mi ha lasciato, come un amante decisamente poco riconoscente. E tale è rimasto. Ma l'ho perdonato.

Lasciare andare. Per il lavoro funziona benissimo, nonostante questo ancoraggio primitivo, viscerale, irrazionale. Per il resto mi sembra impossibile riuscirci. Per il resto, la parte migliore di me (il mio cervello) è ancora irreperibile.

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