mercoledì 8 giugno 2016

La Storia e le storie delle donne. Quante storie.


Il 2016 è quell'anno in cui una donna è candidata alla Casa Bianca. E la cosa causa stupore. Io ho ben altri sentimenti. 

Il 2016 è l'anno in cui una donna è candidata alla Casa Bianca. Mentre un'altra muore uccisa perchè non ha chiesto il permesso di ballare.

il 2016 è l'anno in cui una donna è candidata alla Casa Bianca. Mentre un'altra viene bruciata nella sua auto.

Il 2016 è l'anno in cui una donna è candidata alla Casa Bianca. Mentre un'altra è uccisa col figlio di 4 anni per essersi separata.


Oggi mi ha preso così. Affido a twitter il mio disappunto, per aver ascoltato le news in radio e aver colto fin troppa sorpresa nella voce del giornalista che ha parlato della Clinton.

Eppure un simpaticone ha voluto rispondermi. Il fatto che Hillary è la rappresentazione di tutte le donne frustrate e cornute non ti dice niente? Mi ha scritto.
E' così. Non mi dice niente. Niente di niente. E il fatto che questo sia il messaggio che un perfetto sconosciuto voglia trasmettermi non riesce nemmeno a farmi arrabbiare. Il livello dell'asticella è talmente basso che per scrivermi questa stronzata deve aver scavato sotto il livello e fatto sbucare le mani davanti alla tastiera da sottoterra.

Perchè è così. Non importa il valore di una donna che è arrivata alla candidatura della presidenza degli Stati Uniti d'America. Tutto si riduce ad una macchia (peraltro nemmeno sul suo, di vestito) che cancella tutto il resto. Perchè, si sa, le donne sono frustrate e cornute. Deve essere una distinzione imprescindibile di genere, visto che è un particolare talmente trascurabile nel genere maschile da non apparire mai come puntualizzazione.

Probabilmente, una donna alla Casa Bianca arriva dopo qualsiasi altro tipo di categoria: un presidente nero, un miliardario misogino, il gatto morto che porta in testa. Forse la meraviglia del giornalista è il male minore.


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