venerdì 8 aprile 2016

Vie vecchie, vie nuove

Non scrivo da mesi.
Problemi tecnici - non ancora risolti - mi hanno impedito di continuare.
Oggi ricomincio con un'avvertenza: a batteria si è scaricata, quindi ci metterò un po' ad arrivare a regime.

La mia collega Ida se ne va.
Ha dato le dimissioni.
Prima di lei, le scorse settimane, ci sono state altre due persone.
E' una novità assoluta per me, che, fresca di stabilità, non sono io a dover cambiare lavoro per prima.
Da questa parte della staccionata assisto ad una scala mobile pazzesca, che fino a poco tempo fa, nell'ambito cui volevo appartenere per forza, non si vedeva nemmeno per sbaglio. Prima, nella mia precedente vita, era come se mille frati obesi avessero voluto infilarsi a forza nella porta stretta di Alcobaça per andare ad abbuffarsi al refettorio. Adesso le porte sono grandi e i posti a tavola sono tantissimi.

Questa ragazza è un uragano. Sono arrivata nell'ennesimo ambiente lavorativo e lei, in questo open space caotico, fatto di call, collegamenti su Skype, progetti condivisi, riunioni e visite da programmare, ha semplicemente parlato di tutto. Riuscendo persino a coinvolgermi in un corso nella palestra qui vicino.

Per sopravvivere al piccolo trauma del "sai cosa lasci, ma non sai cosa trovi", Ida è la collega ideale. Non si mette al computer come un operaio che per tutto il turno di lavoro deve occuparsi della sua parte di catena di montaggio, ma coinvolge. Include. Considera e chiede perchè vuole realmente sapere di te. Ti mette al corrente dei suoi progetti, alla prima occasione ti presenta il marito. E ti fa sudare due ore la settimana con lei a crossfit.

Ricominciare in un ambiente nuovo è un piccolo trauma. Dipende sempre, però, da come si affronta. Da cosa si è disposti a dare subito e se hai la fortuna di trovare una Ida sempre. Dopo di lei arrivano anche gli altri, ma le prime settimane sono sempre difficili (e con il tempo il periodo di assestamento di è allungato). Quelle in cui ti senti un pesciolino fuori dall'acquario. Sempre più spettinata degli altri, meno allineata nell'abbigliamento, e con la ruga della preoccupazione perenne.

Lo spazio te lo conquisti sul campo e alla lunga, ma è difficile senza una Ida.
Ho la fortuna di aver incontrato molte persone come lei, che sono rimaste. Grazie a loro, il non saper cosa trovi non è per niente male!

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