mercoledì 16 maggio 2012

Sovrastrutture

Sono quelle che caratterizzano noi femminucce. Che ci fanno pensare che il nostro è davvero un pianeta diverso rispetto a quello maschile. Di cui invidiamo la semplicità, a volte decisamente disarmante, a volta tanto diretta da chiederci se la nostra ansia architettonica serve, o servirà, mai a qualcosa.
Perchè siamo sempre lì a costruire e costruire e a pensare come tirarle su, queste armature, barriere, maschere, maniere. Ci sono sovrastrutture che ci divertono. Fanno talmente parte di noi, ci nasciamo, che neanche ci accorgiamo di averle erette fin dai nostri giochi da bambine. Abbigliamenti, atteggiamenti, sguardi e sorrisi spontanei in tenera età, ma già ben calcolati. Per poi crescere e mantenere abbigliamenti, atteggiamenti, sguardi e sorrisi sempre meno naturali, sempre più circostanziali, manieristici. Quando capita di essere se stessi è quasi un evento raro. Quando i capelli sono spettinati, il rimmel sbavato, quando il pantalone è quello della tuta quasi ci si guarda intorno furtive per carpire lo sguardo di chi ci sta guardando con chissà che rimprovero. Quando siamo deluse, il cuore sanguina, non possiamo darlo a vedere, "piuttosto la morte", mi ha detto qualche giorno fa una giovane amica. E persino quando conosciamo altre donne l'istinto è di erigere qualche barriera per capire che direzione scegliere.
Ci sono donne che non si rilassano mai. Sono sempre lì all'erta, navigano sempre con l'occhio fisso sull'orizzonte, perchè l'iceberg - la storia insegna - è lì davanti e schivarlo è impresa difficilissima.
Fanno bene. Perchè nonostante le accortezze l'altra parte dell'universo ci mette poco ad appiccicare sopra la sua bella etichetta. Basta un passo falso ed ecco la lettera scarlatta. Anche se il passo è identico a quello appena percorso dal maschietto in questione. Che si aspetta, come il padre, il nonno, il bisnonno e giù via fino alla settima generazione, che la donna sia tutto e niente. Bella pretesa. Belle teste su cui far rovinare, tutte insieme, le nostre meravigliose sovrastrutture.

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