venerdì 4 novembre 2011

Calabrese e comunista

Sara, che è palermitana, un giorno mi ha detto: finchè non son venuta qui a Milano, ignoravo l'esistenza e l'uso delle strisce pedonali. Lei esagerava, ovviamente, anche se poi ha aggiunto che la prima volta che le aveva viste ridipingere si era quasi meravigliata.
Uno dei soliti episodi divertenti che noi terroni amiamo raccontarci. Anche se il discorso in cui si iscriveva questa battuta era tutt'altro, in realtà. Si parlava di come viaggiare e conoscere realtà diverse aiuti ad aprire la mente, a rispettare di più e meglio gli altri, ad ascoltare altre opinioni pur sempre esprimendo la propria, più che vivere in uno spazio ristretto.
Spazi ristretti, pensieri ristretti. Come quelli scritti in una mail vigliaccamente anonima alla redazione di un settimanale locale per cui collaboro, in un italiano più che improbabile. Fosse solo quello. Una mail scritta per insultarmi, prendendo a pretesto il titolo di un mio banalissimo articolo. Eccola qui.

Gnetile Direttore
mi permetto di segnalarLe l'indecenza  dell'articolo sabrina carrozza "21mila
euro per le chiappe ecc."
è veramente scandaloso che un giornale come il vostro pubblichi  con  termini
come   "chiappe"
rivolti a tutti i lettori sia grandi che piccoli!.
vorrei far presente poi che chi ha scritto  l'articolo in questione non
risiede in santo stefano ma a corbetta
dove il comune di corbetta spese nel 2008 ben 121.ooo centuventumila euro per
la sistemazione del comune
Se la carrozza si guardasse in casa sua .....da brava calabrese si
accorgerebbe che la spesa di 21mila euro
del mio comune riguarda 33 poltroncine a dir poco "sgualcite" e vecchie di 30
anni costate  meno di  euro 650 cadauna
il senso del "necessario"poi  visto da una "comunista"  è tutto dire!
ma è chiedere troppo a una calabrese che possa capire il senso "civico" del
proprio comune!
Per favore Direttore faccia attenzione agli articoli che siano soprattutto
"veri"
e con un linguaggio piu consono e degente .
grazie

Vedi, caro missmiss, hai scelto proprio un nick giusto per nasconderti dietro una mail del genere. Ti "mancano" molte cose. Mancanze al quadrato.
Ad esempio alcuni semplici fondamenti del giornalismo, mondo che probabilmente credi di conoscere e di cui ti riempi la bocca. La titolazione dei pezzi non la fa il collaboratore, ma la redazione, con decisione finale e insindacabile del direttore. 
Seconda cosa, ti manca di sapere che la replica a un volantino circolato in paese, che riprende semplicemente i dati di determine regolarmente depositate in Comune, è stata chiesta tre giorni prima dall'uscita del giornale. Tre giorni di silenzio da parte di segreteria, sindaco, assessore al Bilancio.
Terzo, emerge, nonostante lo stile volutamente burino, che in tuo possesso ci sono dati che difficilmente un cittadino stefanese può avere. Diciamo che o fai parte dell'Amministrazione, o ne orbiti intorno. Alla faccia del "senso civico" e della tua carica al servizio del cittadino.
Quarto, ti sfugge un particolare importante. Sono anni che lavoro nei media, a stretto contatto con i sistemi informatici. Per quanto io ne capisca poco, ho una serie di amici che potrebbero risalire a te. Un paio di essi sicuramente. Ti consiglio quindi di pensare a come formulare le tue scuse, prima che mi salti in mente di denunciarti, come privato cittadino, ma anche come professionista appartenente ad un Ordine. Perchè, vedi, io stavo pensando che la mia penna, virtuale o reale, continuerà a correre su queste vicende poco chiare. Il mio presidente avrebbe molto da dire sul diritto di informazione (lo sapevi che la libertà di parola è contenuta della Costituzione Italiana? Se vuoi te ne regalo una copia). Mi sfugge ancora il senso di certi "insulti" completamente gratuiti, che spero mi spiegherai, di cui ricordo altri echi in passato.
Ti auguro, prima o poi, di scoprire il significato della parola "politica". Magari leggiti un po' Platone. Se non ti è troppo difficile.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E aggiungerei...uno che consiglia di usare un linguaggio DEGENTE merita sì la degenza, ma in un reparto specializzato. Baci Sabrina, è carino il tuo blog! Chiara

Anonimo ha detto...

pubblicare il testo della mail credo sia la migliore risposta che potevi dare all' "indegenza". vai avanti cosi! christian