lunedì 19 settembre 2011

Che ti prende anche quando non vuoi

Nella mia cassetta della posta oggi c'era il questionario per il censimento.
Perfetto. Ci mancava solo questo.
Oggi, la giornata della Nostalgia Canaglia.
Per fortuna non succede spesso, ma quando succede ogni piccolo gesto, ogni strada, ogni canzone, ogni alito di vento mi parla del passato.
E' bastato aprire quel fascicolo tutto da compilare per ritrovarmi catapultata a 10 anni fa, quando ero io a fare la rilevatrice.
22 anni. Universitaria. L'anno prima, un viaggio fortunatissimo in Australia. Al ritorno, l'Amore, quello con la A maiuscola. E gli esami, un'ansia da combattere voto per voto, una prova alla volta. L'anno in corso, le prime colleghe, e poi - appunto - il censimento. Casa per casa, con i primi freddi, con il buio e la pioggia, ad affrontare maleducati e desiderosi di raccontare la propria storia. Quelle storie che arrivavano, vinte le prime diffidenze, con intensità crescente, con particolari vividi. Bastava una domanda sulla scuola o sul lavoro, e il tappo saltava. Quanto ho amato quei 4 mesi...

Oggi. Mi sono chiesta decine di volte, decine, che vita è stata in questo decennio. Vorrei sapere, a parte il desiderio di tornare ad avere 22 anni, perchè oggi vedo solo un lento declino. Vorrei sapere dov'è quell'orizzonte che non vedo più. Vorrei sapere dove sono i sogni, se esiste, esisterà mai, una realizzazione. Vorrei sapere quando ha iniziato ad essere "troppo tardi", quando ho iniziato ad essere "vecchia", quando per il mondo del lavoro sono diventata difficilmente ricollocabile, contemporaneamente troppo e poco referenziata. Quando ho iniziato a fare paura agli uomini. Perchè.

Quando lo saprò, smetterò di scoprire i fili che mi uniscono al passato senza perdere il sorriso. Smetterò di piangere, ascoltando una canzone triste. Tornerò a camminare per strada e guardarmi intorno, e non per terra. E magari alzare di nuovo lo sguardo fino all'orizzonte.

Mi aspetto molto da questi anni '10.

2 commenti:

Lunaike ha detto...

Ti capisco, eccome se ti capisco. Combattere la tendenza al rimpianto e vedere il bello solo alle spalle. Nessun orizzonte ti si prospettta più bello di quello visto allora. Dici niente......anche questo mi spingeva in basso verso il nulla fino a qualche anno fa. Poi ho iniziato a capire che l'orizzonte fuori può essere solo come l'orizzonte dentro di me, l'unicità tra la vita individuale e il suo ambiente (esho-funi)è la molla che mi ha spinto verso il buddismo. Se trasformi dentro, si trasforma fuori. Ed a questo sto lavorando, ti assicuro che il censimento arrivatomi qualche giorno fa mi ha strappato più di un sorriso, oggi.

Lunaike ha detto...

Sono Ester, non riesco più ad accedere al mio account....