martedì 1 marzo 2011

Demodè

Non ho ancora capito dove si è persa la voglia di conoscersi.
E quando, soprattutto.
Non ho ancora capito qual è il problema.
Nessuno, pare, se ci si presenta in un posto affollato.
E' l'uscita per un caffè, una mostra, un cinema che fanno paura. Paurissima. Un cinema poi...che ansia! Troppo, davvero troppo, per giovani cuori trentenni.
Perchè un "appuntamento" deve avere sempre un fine ben preciso. Altrimenti no, non ne vale la pena. Altrimenti no, può essere solo imbarazzante.
Effettivamente mi pareva di aver visto orde di virago vestite da sposa che con occhi famelici pattugliano le città in cerca di prede da impalmare. In effetti, mi pareva che certi gioiellieri fossero tra i più ricchi d'Italia. Per non parlare dei fioristi. In effetti, leggo il terrore negli occhi di giovani uomini sfortunatamente single e quindi possibili vittime di queste megere. Che per una strana legge della natura sono innocue in branco, al massimo leggermente frivole, ma pericolosissime se prese singolarmente. Inutile preoccuparvi: queste streghe vi troveranno. Fiuteranno le vostre mano destre prive di fede e non avrete scampo.
Non c'è troppo da scherzare. Sono scenari davvero catastrofici. Parlare guardandosi in faccia, sorridere. Magari poi rischiare di piacersi sul serio.
Troppo. Meglio proteggersi in un mondo parallelo, virtuale.
"Esco a bere un caffè con un amico" è più raro di un panda.

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