martedì 21 settembre 2010

Bella zia

Sono la 007 dei reparti maternità. Riesco sempre ad intrufolarmi in orari impensabili e trovare i miei tesori e le mamme del mio cuore senza che l'infermiera-megera, che esiste in tutti gli ospedali del mondo, mi fermi.
L'ultima impresa risale a ieri. Il nosocomio in questione è il San Carlo Borromeo, che raggiungo lanciando la mitica C2 sulle tangenziali a tutto regime e a tutto volume radiofonico. Trovo una porta chiusa, ma scendo di un piano ed entro da un'altra parte. Dietro di me, 3 parenti speranzosi di un'altra neomamma vengono fermati dall'infermiera-megera in questione, che mi passa a fianco a passo di nazista ignorandomi. Io, camicia ARANCIO e con il viso seminascosto dalla rivista che porto a Maria.
E poi ecco che mi infilo in camera, e lì, nascosta nell'angolo del lavandino, ho tutto il tempo per sciogliermi per bene. Eccoli lì, mamma e papà e tutto il loro Amore. Che si incarna in questa piccola bimba perfetta, liscia e morbida come una pesca, che sospira e si gode le carezze, che sembra ascoltarci a occhi chiusi. Poi lui, ad un tratto, quasi con noncuranza, mi dice: la vuoi prendere? Ed ecco che è tra le mie braccia.
E' bellissima. La stringo piano e, in un solo istante...sono completamente innamorata. Persa. Kaputt. E mi ritrovo a ripetere a Maria che è bravissima, bravissima, come un pappagallo con l'Alzheimer.
Mi sento molto fortunata. Sono circondata dall'Amore. C'è Anita, tranquilla tra le mie braccia. C'è Aurora, che ho visto oggi in foto. Ci sarà presto Martino, tra qualche giorno. E poi ci sono Matilde e la sua mamma Virginia e Leon, che domenica sera al telefono alternava un "ciao" e un "halòò?". Niente mi commuove di più della vita che inizia.

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