martedì 9 febbraio 2010

Ti sono vicina

Non è mica facile stare vicino a una persona nel momento del dolore.
Soprattutto se questo dolore è crudele e totale.
Quando lo subisci, ti senti come se avessi perso la voce, se non ci fosse più niente dentro di te e ti fossi trasformato in un guscio vuoto, con una lama a trapassarti l'unico organo che resta, il cuore.
Quando ne sei partecipe, pensi a parole di conforto che non arrivano. Restano imbrigliate in qualche angolo e non escono, non portano sollievo, non offrono appoggio, ti lasciano completamente inadeguato.
E allora non sai cosa fare. Non solo non hai risposte, ma resti lì, ai margini, con le gambe che non muovono passi avanti, nè indietro.
Non è egoismo. E' il rispetto per l'altro che sta vivendo un incubo. Speri che lui capisca che tu ci sei, vedi comunque gli amici più cari stretti più vicini, in un cordone di affetto.
In silenzio, perchè le parole continuano, e continueranno, a rimanere catturate in reti invisibili.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sabry, non hai idea di quanto condivida queste righe. Sono ormai 3 mesi che vivo questa situazione... e ti assicuro che alla fine è l'unica cosa che ha importanza. Esserci. Fermi e in silenzio. Ma l'altra persona sa che ci sei, ed è quello che conta.
Un abbraccio
Alessia