giovedì 2 luglio 2009

Come feriscono le parole!

Ti sembra di agire in assoluta buona fede, ma quando parli di altre persone, delle loro vite, intendo, è molto facile fare degli errori. Grossolani, che si trasformano in giganteschi, perchè prendono la velocità di una pallina di ferro su un piano inclinato.

Il primo errore è il giudizio. Impossibile essere imparziali di fronte ai fatti, che in qualche modo segnano sempre, fungono da immediata pietra di paragone.

Secondo. Il coinvolgimento. L'affetto, percorsi insieme, esperienze condivise contano. Storie simili, anche. Di immediata immedesimazione. Il problema è proprio questo: cosa si farebbe al posto della persona coinvolta?

Terzo e importantissimo: la discussione. Condividere un fatto non è sempre la cosa migliore. Se è delicato, personale, difficile da interpretare, meglio serbarlo nel cuore e pensarci pian piano, srotolarlo come un gomitolo.

Imparare a tacere? Un'altra storia.

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