martedì 29 novembre 2022

Paura non abbiamo

C'è una Piazza delle Donne, a Buccinasco. 
In un angolo, vicino a un lungo muro dipinto di rosa sul perimetro lungo di questa piazza rettangolare piena di parcheggi, c'è un grosso cilindro in plexiglass trasparente, stretto e lungo. Contiene sassi, rossi e bianchi. Il primo strato di sassi rossi, in basso, simboleggia le donne morte lo scorso anno, il 2021. I bianchi, semplicemente, separano quel numero da quello di quest'anno non ancora concluso, il 2022. E uno di quelli l'ho messo io. 

Avevo un bigliettino con un nome. La numero 84. Vera, uccisa a Spinea il 20 Novembre 2022. Una domenica, Vera è stata uccisa dall'ex marito che aveva lasciato da un anno e mezzo. Era arrivata in Italia otto anni fa, lei, poi aveva fatto il ricongiungimento famigliare. Aveva due figlie, di cui una in carrozzina. Aveva sempre lavorato negli alberghi di Venezia e con la pandemia faceva la parrucchiera e l'estetista a casa. Prima di aver il coraggio di lasciarlo era stata picchiata da anni. Lei aveva da poco un nuovo compagno.

Vera, uccisa Domenica 20 Novembre 2022 a Spinea. L'ho urlato al megafono, che poi è passato di bocca in bocca. Perchè i nomi sono tanti, come i sassi rossi che sono finiti nel cilindro a comporre il secondo strato. E dopo, noi senza sasso ci siamo messe tutte lungo il muro rosa del perimetro lungo della piazza. E abbiamo pianto, osservate da un pubblico ammutolito.

Ho partecipato a due manifestazioni, lo scorso fine settimana. Ed entrambe sono state difficili. E' difficile accettare che essere una donna dà diritto a un uomo di fare quel che gli passa per la testa. Qualsiasi cosa. E' difficile accettare anche tutto quel rosso, tutto quel simbolo che per certi uomini, anche quando presiedono questo tipo di manifestazioni, resta solo un colore. Ma c'è stata una differenza. Se qualcuno non ha perso l'occasione di fare battute cretine mentre "oh, sto facendo una foto con le donne", una giovane Assessora alle Pari Opportunità ha parlato con tutta la sua anima. E le parole, che sono finestre e porte della nostra percezione, sono quanto di più prezioso possiamo declinare per farci sentire. Per Vera, le 83 precedenti e quelle successive. Per noi stesse, mai davvero al sicuro.

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