domenica 17 marzo 2013

...e SEO domani...

Scrivere sul web non è come scrivere su carta.
La tua attenzione non inizia in alto a sinistra, come succede quando si apre un giornale, una rivista, un libro, ma è totale, centrale, onnicomprensiva. E in questo tutto si cercano punti di riferimento, ancore, segni discontinui che colpiscano più di altri, che creino una nuova priorità.

Il contenuto è il re, diceva ieri Alessio, di www.spregiudicata.it, ma non basta. Certo, la lasagna è importante, ma un piatto, una bella tavola e un buon vino, una candela e la giusta atmosfera fanno il resto. Conoscenza degli strumenti, conoscenza della materia, promozione delle proprie idee. Imparando un nuovo linguaggio, partendo da un nuovo punto di vista e per nuovi modi di "guardare".

Alla luce della lunga seduta preliminare d'approccio alla materia, tra un bacio di dama, una fetta di salame e un'oliva e poi, dopo pranzo e un bel piatto di trofie radicchio e taleggio, apro il blog e mi accorgo dei miei numerosi errori.

Questi miei piccoli interventi non offrono grossi spunti ipertestuali, gli stessi che pretendo dai miei novelli studenti. Racconto e raccordo, ma solo nella mia testa. Non ci sono foto, non ho parole chiave segnalate, non rimando a nulla. Ma se sulla carta scripta manent una volta per tutte, qui si può sempre rimediare.

Alessio è spiritoso, chiaro, preciso e ci ha dolcemente ma fermanente obbligato all'ascolto. Io, Silvia e Giusy non abbiamo fatto troppa fatica a seguirlo, anzi. Il sabato, quello di ieri, è scivolato via con piacere e curiosità. Sappiamo che è solo l'inizio, che la lezione è stata a prova di dummies, cioè a prova di Sabrina.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non solo l'attenzione non è catalizzata su di un punto e su ciò che scrivi in prima istanza, ma il potere della comunicazione su un blog è anche dato, ed anzi è manifestato precisamente dall'assenza del vincolo-battuta. E' molto meno, rispetto ad un giornale, conoscenza del lettore al quale ci si rivolge, e molto più, e significativamente, consapevolezza di ciò che si pubblica come espressione del proprio io svincolato dai recinti dell'informazione programmaticamente censurata.
L'abito non fa il monaco... ma pure il monaco senza abito non si può, o non è facile da riconoscere. Mettiamola così. Brava.

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