giovedì 24 maggio 2012

Ci pensa la vita, mi han detto così

L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Solo che il lavoro ti classifica come le classi energetiche degli elettrodomestici. A seconda di com'è rientri nella classe A+, A, B, C. Un amico l'altra sera mi raccontava come nella sa ditta si entra solo per via interinale: contratti di due mesi in due mesi rinnovabili fino a due anni, poi il gioco si ripete cambiando agenzia interinale, poi la ditta può decidere per un paio di contratti a tempo determinato da 9 mesi ciascuno, e poi boh. E intanto sono passati più di 5 anni di vita e di scelte condizionate, e buona pace se questo significa non sposarsi o non fare figli o non mandarli all'asilo o chissà che altro.
E allora...ci vuole passione. Passione, nel senso letterale del termine. Passione significa sofferenza. Simpatia significa soffrire insieme. Passione, simpatia: è strano come nel nostro immaginario queste parole siano associate alla positività, al sorriso, alla gioia. Ma le persone appassionate e simpatiche lo sanno meglio di tutti gli altri quel che c'è dietro, quel che c'è intorno a questa gioia di vivere. Stai a vedere, allora, che le prove, gli ostacoli, le gare richieste o meno e le difficoltà, tutto debba essere necessario per meglio gioire, e per meglio accarezzare la felicità. Un dualismo bello e terribile, proprio dell'uomo e che anche le semplici, bistrattate, maltrattate parole testimoniano. E' colpa di queste radici semantiche se ho scelto questo mestiere e questo percorso...
La passione anima ogni singola giornata. La fatica c'è, ma se a questa, appunto, non si accompagna il sorriso e la gioia, resta vuota e sprecata. La passione si sente, come recita lo slogan di una radio nazionale. Ed è così, resta, agisce, modella il nostro essere. Si sente, ne facciamo tesoro, la condividiamo.
Dedico questo post a un'amica che due anni fa ha raccolto un pomeriggio di lacrime amare. Salvo assistere a una telefonata, in quello stesso pomeriggio, che mi avrebbe cambiato l'esistenza. La sua simpatia mi ha dato la forza di continuare ad appassionarmi, di tornare a sorridere. Non credo di averla mai ringraziata abbastanza.

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